“La più grande prigione in cui le persone vivono è la paura di ciò che pensano gli altri”
La paura del giudizio e del rifiuto, sono timori moderni, frequenti e particolarmente pesanti per chi li vive. L’uomo è un animale sociale, dunque essere amati ed apprezzati è un bisogno fondamentale per l’uomo tanto quanto la costruzione di relazioni importanti e il mantenimento delle stesse. Quando la paura del giudizio altrui diviene un’ossessione dilagante, incontrollabile, può condurre ad effetti particolarmente negativi.
Spesso si tratta di persone che sono particolarmente disponibili con tutti, sia a lavoro che a casa e difficilmente sanno dire di “no”. Sono coloro che fanno in modo di piacere agli altri a tutti i costi, ma il conto che può arrivare è davvero salato: spesso si tratta di individui che vengono sì apprezzati, ma per quello che fanno e non per ciò che sono. Il rischio più grosso è quello di giungere ad una sfiancante solitudine, oltre che al senso personale di inadeguatezza.
Altri si impegnano strenuamente per nascondere le proprie fragilità, nella convinzione che le debolezze non facciano altro che metterle in cattiva luce. Tuttavia, questi sforzi possono rivelarsi dannosi, difatti ciò che accade frequentemente, è che nascondendo non si fa altro che rendere ancora più visibile quello che si voleva celare: fra tutte le debolezze, la più grande è l’eccessiva paura di apparire deboli, diceva Bossuet.
Stare sulla difensiva è un altro modo per cercare di non essere criticati. Immaginiamo una persona che entra in un locale a testa bassa, sguardo sospettoso e atteggiamento diffidente: il feedback che riceverà dagli altri non può far altro che confermare ciò che temeva, creando una vera e propria profezia che si autoavvera.
Fuga ed evitamento sono i comportamenti più frequenti che vengono messi in atto da coloro che temono la condanna altrui; eludere porta a non doversi esporre al rischio di sentirsi continuamente sotto giudizio ma, come accennato sopra, questo può portare ad un rischio assai più grosso: la solitudine e tutte le conseguenze che porta con sè.
Per quanto possa essere angosciante e complesso, il problema del giudizio e del rifiuto può essere risolto agendo sulla particolare convinzione che caratterizza questo tipo di problematica.
Bibliografia
Nardone, G. (2014). La paura delle decisioni. Milano. Ponte alle Grazie.
Nardone, G. (2013). Solcare il mare all’insaputa del cielo. Milano. Ponte alle Grazie.